Matera è una città che, nel corso dei secoli, ha ispirato viaggiatori, artisti e scrittori da ogni parte del mondo per via della caratteristica che la rende unica al mondo: essere una città scavata nella roccia.
Ciò ha portato a una entusiasmante riscoperta di quella che viene definita la Matera sotterranea, quella parte della città non subito visibile agli occhi ma che offre tanti luoghi di interesse storico e culturale da scoprire: chiese rupestri, cantine, grosse cisterne ancora piene di acqua, neviere, vecchie abitazioni che un tempo rappresentavano una parte molto importante della città.
Le origini della Matera sotterranea
La parte antica della città trae origine dal sottosuolo per elevarsi fino alla sommità dei colli su cui essa si adagia. A testimonianza di questa origine sotterranea di Matera vi sono antichi locali ipogei diffusi fra centro storico (nella zona del Piano) e Sassi: locali scavati nel tufo (un tipo di roccia arenaria così chiamata, caratteristica per la sua leggerezza e la media durezza, quindi facilmente lavorabile) che fino alla seconda metà del secolo scorso venivano utilizzati come cantine per la conservazione di alimenti vari oppure come frantoi, concerie, stalle per animali.
Ma cosa ha spinto gli antichi materani a scavare nella roccia? Be’, di sicuro la necessità di raccogliere l’acqua, un bene prezioso la cui raccolta divenne a un certo punto fondamentale in un territorio come il nostro, caratterizzato dalla scarsità di pioggia. Grazie, quindi, al loro ingegno, gli antichi materani idearono un complesso sistema per la raccolta delle acque grazie al quale essi riuscirono a creare riserve idriche importanti per la loro stessa vita. Non solo: il sistema delle acque di Matera è uno dei motivi per il quale la città è stata riconosciuta Patrimonio Unesco nel 1993.
Anche il MUST, per esempio, è allestito in locali ipogei dove abbiamo ricreato – combinando una minuziosa ricerca storica e strumenti tecnologici all’avanguardia – un’antica conceria, un antico frantoio, un rifugio antiaereo e addirittura un giardino sotterraneo con piante tipiche del territorio materano e murgiano.
4 luoghi sotterranei da vedere a Matera
Ecco alcuni luoghi appartenenti a quella che definiamo la Matera sotterranea e che è possibile visitare nel centro storico e nei rioni Sassi.
MUST – Matera Underground Stories and Traditions
Vi interessa la preistoria? Amate le tradizioni? Siete appassionati di storia? Allora non potete perdervi il nostro museo sotterraneo, nel cuore del centro storico di Matera, a pochi metri dalla centralissima Piazza Vittorio Veneto.
Il MUST combina storia, tradizione e tecnologia con un percorso multisensoriale che dà la possibilità di:
- scoprire conchiglie fossili negli antri sotterranei più nascosti dei nostri locali ipogei;
- vedere come si producevano il vino e l’olio e in che modo venivano lavorate le pelli;
- visitare il percorso di un rifugio antiaereo della Seconda Guerra Mondiale, in un tunnel scavato nel cuore della terra.

Nella foto, l’antica conceria riproposta all’interno del MUST
Chiesa Rupestre del Santo Spirito
Una volta visitato il nostro museo, un luogo da non perdere è di sicuro la Chiesa Rupestre del Santo Spirito: situata proprio sotto Piazza Vittorio Veneto, essa fa parte degli ipogei scoperti sotto la piazza agli inizi degli anni ‘90 (quando, durante i lavori di rifacimento della stessa piazza, vennero alla luce anche una grossa cisterna nota come Palombaro Lungo e il Vicinato del Fondaco di Mezzo). Questa chiesa con ogni probabilità a un periodo che va dall’VIII al IX secolo e presenta al suo interno interessanti elementi architettonici. Sono molte le persone che ogni giorno la attraversano, dato che la chiesa è ormai divenuto uno degli accessi principali ai Sassi.
San Pietro Barisano
Dalla Chiesa del Santo Spirito possiamo raggiungere il Sasso Barisano per esplorare la chiesa di San Pietro Barisano e l’affascinante e misterioso sepolcreto sotterraneo, che presenta circa 60 stalli scavati nella roccia, all’interno dei quali venivano messi seduti a scolare i corpi dei rappresentanti del clero, per accelerare il processo di decomposizione e liberare il corpo dalle parti impure, prima della sepoltura definitiva.
E sì, nella Matera sotterranea avvenivano davvero tante cose.
Grotte del Sasso Caveoso
Lasciando il Sasso Barisano, si può proseguire verso il Sasso Caveoso dove – nella parte più estrema – si possono ammirare diverse grotte a strapiombo sulla gravina di Matera.
L’importanza della Matera sotterranea al giorno d’oggi
Negli anni ’90, la scoperta di una città sotterranea sotto la Matera che tutti conosciamo ha confermato quanto i nostri nonni, anni prima, ci raccontavano a riguardo. Il fatto che esistesse un’altra città sotto le strade che quotidianamente attraversavamo ci ha sorpresi più che altro per il numero di ipogei che in pochi pensavano potessero ancora nascondersi nelle viscere di Matera.
Quei luoghi, venuti fuori durante i lavori di scavo per la riqualificazione di Piazza Vittorio Veneto, costituiscono il nucleo più antico di Matera e sono stati oggetto, nel corso degli anni, di interventi di recupero e ristrutturazione, divenendo attrattive per i turisti, oltre che importanti testimonianze della civiltà rupestre.
Oggi, tutti questi luoghi vengono scoperti dalle migliaia di turisti che ogni mese visitano Matera, spesso senza sapere nulla del tesoro storico, architettonico e artistico che si cela sotto i loro piedi: si stima, infatti, che sotto la città siano presenti almeno 1500 cisterne, molte delle quali divenute piscine, luoghi espositivi, cantine, b&b, hotel e musei.
Proprio come il MUST.